lunedì 27 dicembre 2021

Messaggio del 26.12.2021 da Angela

Questo pomeriggio la mamma si è presentata tutta vestita di bianco, anche il manto che la avvolgeva era bianco, molto ampio e le copriva anche il capo. Sul capo una corona di dodici stelle. Le mani erano giunte in preghiera, tra le mani una lunga corona del santo rosario, bianca come di luce, che le arrivava quasi fin giù ai piedi. I piedi erano scalzi e poggiavano sul mondo.
Il mondo girava e si intravedevano scene di guerre e di violenze.
Mamma con delicatezza, ha aperto l'ampio manto e lo ha fatto scendere lentamente sul mondo e lo ha coperto.

SIA LODATO GESU' CRISTO.

Cari figli, grazie che anche quest'oggi siete qui nel mio bosco benedetto, per accogliermi e per rispondere a questa mia chiamata.
Cari figli, anche quest'oggi vi chiedo preghiera per questo mondo sempre più attanagliato dalle forze del male. 

Mamma ha abbassato lo sguardo e i suoi occhi si sono riempiti di lacrime, poi ha ripreso a parlare: 
" Quanto sangue, e quanta sofferenza vedo scorrere sulle strade del mondo, quanta indifferenza da parte dei potenti di questa terra.
Figli, vi saranno ancora terremoti e tanti altri disastri a causa della scelleratezza degli uomini.”

Mentre mamma mi parlava, avevo una visione sulle cose del mondo.

Figli, se vi dico queste cose, non è per spaventarvi, ma per prepararvi. Dio è amore e se mi manda tra voi è perchè vuole la vostra salvezza.
Figli miei, vi prego di non allontanarvi dalla Verità del Vangelo, pregate molto per la mia amata Chiesa e per i miei figli prescelti e prediletti. Il santo rosario è un'arma molto potente, usatelo di più, pregate figli!
Figli, vi prego di formare Cenacoli di preghiera, fate profumare le vostre case di preghiera. Io sono sempre presente quando si prega. Apritemi i vostri cuori e fatemi entrare. Consacratevi al mio Cuore Immacolato, vi aspetto.

Poi ho pregato a lungo con la mamma e infine ha benedetto tutti. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Messaggio del 25.12.2021 da Angela

Questo pomeriggio la mamma si è presentata tutta vestita di bianco, anche il manto che la avvolgeva era bianco. Tra le braccia aveva Gesù Bambino, che la mamma stringeva forte al petto.
Nella mano destra dove avvolgeva Gesù, aveva una lunga corona del santo rosario, bianca di luce. Sul capo aveva una corona di dodici stelle. I piedi erano scalzi e poggiavano sul mondo.
Mamma aveva un bellissimo sorriso, il bambino Gesù, emetteva dei piccoli vagiti, Lei lo guardava con tenerezza, era un incrocio di sguardi.
Attorno alla mamma e Gesù, c'era una grande luce ed erano circondati da angeli che cantavano una dolce melodia.

SIA LODATO GESU' CRISTO.

Cari figli, eccomi ancora una volta qui nel mio bosco benedetto con il mio e il vostro Gesù.
Ecco a voi il Re dei re, ecco a voi il Salvatore del mondo.

Mentre mamma parlava la luce che li circondava diventava sempre più intensa. Poi questa luce ha coperto interamente il bambino.
Mamma lo guardava in silenzio, lo adorava tra le sue braccia. Poi mi ha detto: 

“Vedi figlia, è lui la luce del mondo, è lui la vera luce.
Preghiamo e adoriamo insieme.”

Gli angeli continuavano a cantare ma molto silenziosamente. Io adoravo in silenzio.
Poi la mamma ha ripreso a parlare:
 "Senti figlia, il battito del suo cuore”.
 Il coro degli angeli ha smesso di cantare e ho iniziato a sentire il battito del cuore di Gesù Bambino, era forte, come battente.
La mamma ha detto:
 "Figli, mettete tutto nel cuore di Gesù, pregate di più Gesù, adorate di più Gesù. Sostate davanti a Gesù. Lui è vivo e vero nel Santissimo Sacramento dell'Altare, è lì che vi aspetta, non fatevi ingannare nel cercarlo altrove.
Figli, anche quest'oggi vi chiedo di pregare per la mia amata Chiesa, pregate per i miei figli prescelti e prediletti, pregate per il Vicario di Cristo. La vostra vita sia preghiera.
Imparate a ringraziare per tutto quello che vi viene donato. Pregate, pregate, pregate.”

Infine ha benedetto tutti. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Messaggio del 26.12.2021 da Simona

Ho visto Mamma: era tutta vestita di bianco e sul capo la corona di dodici stelle. Mamma aveva le braccia aperte in segno di accoglienza e nella mano destra una lunga corona del santo rosario fatta come gocce di ghiaccio. Mamma aveva i piedi scalzi che poggiavano sul mondo.


           Sia lodato Gesù Cristo


Cari figli miei, vedervi qui nel mio bosco benedetto mi riempie il cuore di gioia. Figli, io giungo a voi per l’immensa misericordia del Padre. Figli pregate, pregate per la mia amata Chiesa, per i miei figli prediletti, pregate per il vicario di Cristo. Figlia guarda. 


Ho avuto una visione sulla Chiesa, poi Mamma ha ripreso:


Pregate figli miei, pregate per questo mondo sempre più attanagliato dal male, sempre più corrotto. Figlia prega con me.


Ho pregato a lungo con Mamma per la santa Chiesa e per il mondo intero. Poi Mamma ha ripreso:


Vi amo figli miei, vi amo.

Adesso vi do la mia santa benedizione.

Grazie per essere accorsi a me.

Messaggio del 25.12.2021 da Simona

Ho visto Mamma, era tutta vestita di bianco, sul capo la corona di dodici stelle. Mamma aveva un ampio manto bianco e tra le braccia Gesù bambino appena nato, che dormiva. Mamma lo guardava con un’espressione dolcissima e piena d’amore, e con la stessa espressione si è rivolta a noi.

                                                               Sia lodato Gesù Cristo


Cari figli miei vi amo, vi amo di un amore immenso e vi ringrazio che siete accorsi a questa mia chiamata. Figli miei, lasciate che l’amore e la pace del mio amato Gesù discenda su di voi, aprite i vostri cuori, lasciate che la pace e l’amore crescano in voi come un piccolo seme fino a trasformarsi in un albero forte e maestoso. Ma per far sì che ciò avvenga, quel piccolo seme deve essere coltivato, irrigato, e ciò può avvenire solo con la preghiera e i Santi Sacramenti. Figli miei, lasciatevi guidare all’amore di Cristo, vi amo figli miei. Guardate figli il mio Gesù:  Lui il re dei re l’Onnipotente, Lui il Signore del cielo e della terra ha deciso di venire al mondo come un bambino, piccolo, bisognoso di aiuto, di protezione, d’amore, si è fatto uomo per essere uno di noi, e poi ancora per amore, per maggior amore,  è diventato pane per sfamare tutti, per essere di tutti. Figli miei, tutto ciò solo per amore.

Adesso vi do la mia santa benedizione.

Grazie per essere accorsi a me.                                                         

sabato 25 dicembre 2021

Commento al Vangelo del Santo Natale

NATALE DEL SIGNORE (Messa dell'aurora) – Solennità

Lc 2,15-20

Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere».
Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

I pastori credono alle parole degli angeli e si mettono in cammino. Non fanno troppi ragionamenti, anzi si esortano a vicenda.
Quando riceviamo un annuncio da parte del Signore, cioè quando Dio illumina la nostra mente e ci stimola a desiderarlo e a incontrarlo, dobbiamo fare come i pastori, partendo senza indugiare.
Nemici del cammino sono i troppi ragionamenti e la pigrizia!
Poi essi giungono, vedono, dialogano. L’annuncio è già affidato a persone che non hanno chissà quali “qualifiche” particolari, che non appartengono a gruppi sacerdotali o a scribi e farisei, ma che hanno ricevuto un messaggio e lo riportano.
E poi c’è Maria che medita, riflette, non dice parole di troppo che potrebbero impedirle di capire. Maria non ha fretta di dire ciò che pensa, ma accoglie ogni persona ed ogni evento, custodendo nel cuore.
Che il Signore ci doni di provare la gioia dei pastori e di saper meditare nel silenzio del cuore, così che anche per noi sia Natale.

venerdì 24 dicembre 2021

Commento al Vangelo del 24 Dicembre (mattina)

Feria propria del 24 Dicembre (alla Messa del mattino)

O Astro che sorgi,
splendore della luce eterna, sole di giustizia:
vieni, illumina chi giace nelle tenebre
e nell'ombra di morte.

Lc 1,67-79
 
In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall'alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell'ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».

La Salvezza è giunta, il Salvatore è alle porte. In Giovanni il battista è arrivato il segno della misericordia di Dio e il compimento della storia di tutti profeti.
Zaccaria vede compiuto il disegno dell’Alleanza e annuncia che il Signore è “tenerezza e misericordia” per chi è “nelle tenebre e nell’ombra di morte”.
Il lieto annuncio comincia prima della nascita di Gesù, perché la speranza ha avuto nuova vita nella nascita di Giovanni il battista.
Dio viene a salvare tutti coloro che si sono allontanati da Lui, viene a liberare dal peccato chi non poteva trovare una via di conversione.
Accogliamo questo annuncio e diveniamo anche noi annunciatori della gratuità dell’amore di Dio.
Tutto questo non è avvenuto per meriti umani, ma per grazia.
Meditiamo con attenzione su questo cantico che è entrato nella liturgia delle ore quotidiana, impariamo a lodare Dio, a vedere i segni della salvezza e a leggere gli eventi della storia.
Anche noi, come Zaccaria, possiamo ascoltare i profeti e vedere che tutto ciò che è stato annunciato è verità e viene realizzato in Gesù.
Dio si è mostrato fedele all’alleanza stabilita con il suo popolo, noi siamo fedeli a Lui?
Dio ci ha donato il Battista e suo Figlio, come ricambiamo tutto questo?
Dio si rivela misericordioso, usiamo anche noi misericordia?

giovedì 23 dicembre 2021

Commento al Vangelo del 23 Dicembre

Feria propria del 23 Dicembre

O Emmanuele, Dio con noi,
attesa dei popoli e loro liberatore:
vieni a salvarci con la tua presenza.

Lc 1,57-66

In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All'istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose.
Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?».
E davvero la mano del Signore era con lui.

Il Signore mostra a Elisabetta la sua misericordia. Questo ci dice il Vangelo, che sembra dare conferma alle parole dette poco prima da Maria nel Magnificat.
Dio usa misericordia a una donna e a un uomo e, tramite loro, a tutto il Popolo, perché colui che nascerà preparerà la strada al Salvatore.
Quando c’è un desiderio che diventa preghiera ed è un bene per tutti e non egoistico, Dio risponde e va oltre le attese personali.
Il padre e la madre concordano sul nome ed accolgono quel figlio come dono di Dio.
Ci sarebbe tanto da riflettere su questo brano del Vangelo, perché viviamo in un tempo molto diverso, in cui i figli sono visti da tanti come un diritto da avere a tutti i costi o come una proprietà o addirittura come oggetto di commercio.
I genitori vivono la loro missione propria e ne acquistano dignità, quando rispondono ai progetti di Dio. Il figlio appartiene a Dio ed ha una vita e una missione proprie, diverse da quelle di chiunque altro.
Siamo capaci di accogliere la vita come dono di Dio? Riconosciamo la dignità dell’altro? Proviamo gioia nel rispondere ai disegni di Dio?

mercoledì 22 dicembre 2021

Commento al Vangelo del 22 Dicembre

Feria propria del 22 Dicembre

O Re delle genti e pietra angolare della Chiesa:
vieni, e salva l'uomo che hai formato dalla terra.

Lc 1,46-55
 
In quel tempo, Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Il cantico di lode di Maria restituisce a Dio la sua gloria. La donna umile, che non tiene per sé i complimenti ricevuti dalla cugina, ha un riferimento costante al Signore e vede le sue meravigliose opere compiute lungo tutto il corso della storia.
Se la penitenza di Giovanni ci ha aiutato a percorrere i primi tratti del cammino d’avvento, ora dobbiamo passare oltre ed aprirci alla lode.
Chi sa ringraziare il Signore, non si illude di aver fatto grandi cose né di essere più di ciò che è, ma si associa all’umiltà di Maria, non attribuendo a sé ciò che è opera di Dio.
Fuggiamo lontano da tutto ciò che è ricerca di approvazione altrui, volontà di compiacersi di se stessi, vanto davanti ad altri… Rientriamo invece in noi e contempliamo con attenzione tutte le opere di Dio compiute nella nostra vita, per poi aprirci al ringraziamento per il Popolo, per il creato, per ogni cosa.
Un cuore superbo non sa lodare, un credente invece lascia che sia lo Spirito di Dio a suscitare la lode in lui.
Riserviamo un po’ di tempo a rileggere il Magnificat, a piccole dosi durante tutto il giorno perché, se non abbiamo parole per esprimere il ringraziamento, sia la Parola di Dio la nostra preghiera.

martedì 21 dicembre 2021

Commento al Vangelo del 21 Dicembre

Feria propria del 21 Dicembre

O Astro che sorgi, splendore della luce eterna, sole di giustizia:
vieni, illumina chi giace nelle tenebre e nell'ombra di morte.

Lc 1,39-45
 
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Dal «Commento su san Luca» di sant’Ambrogio, vescovo

   L’angelo, che annunziava il mistero, volle garantirne la veridicità con una prova e annunziò alla vergine Maria la maternità di una donna vecchia e sterile, per dimostrare così che a Dio è possibile tutto ciò che vuole. Appena Maria ebbe udito ciò, si avviò in fretta verso la montagna, non perché fosse incredula della profezia o incerta dell’annunzio o dubitasse della prova, ma perché era lieta della promessa e desiderosa di compiere devotamente un servizio, con lo slancio che le veniva dall’intima gioia. Dove ormai, ricolma di Dio, poteva affrettarsi ad andare se non verso l’alto? La grazia dello Spirito Santo non comporta lentezze.
   Subito si fanno sentire i benefici della venuta di Maria e della presenza del Signore. Infatti appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, esultò il bambino nel seno di lei, ed ella fu ricolma di Spirito Santo (cfr. Lc 1, 41). Si deve fare attenzione alla scelta delle singole parole e al loro significato. Elisabetta udì per prima la voce, ma Giovanni percepì per primo la grazia; essa udì secondo l’ordine della natura, egli esultò in virtù del mistero; essa sentì l’arrivo di Maria, egli del Signore; la donna l’arrivo della donna, il bambino l’arrivo del bambino. Esse parlano delle grazie ricevute, essi nel seno delle loro madri realizzano la grazia e il mistero della misericordia a profitto delle madri stesse: e queste per un duplice miracolo profetizzano sotto l’ispirazione dei figli che portano.
   Del figlio si dice che esultò, della madre che fu ricolma di Spirito Santo. Non fu prima la madre a essere ricolma dello Spirito, ma fu il figlio, ripieno di Spirito Santo, a ricolmare anche la madre.
   Esultò Giovanni, esultò anche lo spirito di Maria. Ma mentre di Elisabetta si dice che fu ricolma di Spirito Santo allorché Giovanni esultò, di Maria, che già era ricolma di Spirito Santo, si dice che allora il suo spirito esultò. Colui che è incomprensibile operava in modo incomprensibile nella madre. L’una, Elisabetta, fu ripiena di Spirito Santo dopo la concezione, Maria invece prima della concezione.
   Beata – disse – tu che hai creduto (cfr. Lc 1, 45). Ma beati anche voi che avete udito e creduto: ogni anima che crede concepisce e genera il Verbo di Dio e riconosce le sue opere.
   Sia in ciascuno l’anima di Maria per magnificare il Signore; sia in ciascuno lo spirito di Maria per esultare in Dio. Se c’è una sola madre di Cristo secondo la carne, secondo la fede, invece, Cristo è il frutto di tutti, poiché ogni anima riceve il Verbo di Dio, purché, immacolata e immune da vizi, custodisca la castità con intemerato pudore. Ogni anima che potrà mantenersi così, magnifica il Signore, come magnificò il Signore l’anima di Maria, e il suo spirito esultò in Dio salvatore.
   Come avete potuto leggere anche altrove: Magnificate il Signore con me (cfr. Sal 33, 4), il Signore è magnificato non perché la parola umana possa aggiungere qualcosa alla grandezza del Signore, ma perché egli viene magnificato in noi. Cristo è l’immagine di Dio: perciò l’anima che compie opere giuste e pie magnifica l’immagine di Dio a somiglianza della quale è stata creata, e mentre la magnifica, partecipa in certo modo alla sua grandezza e si eleva.

lunedì 20 dicembre 2021

commento al Vangelo del 20 dicembre

Feria propria del 20 Dicembre

Lc 1,26-38
 
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
 A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

Nel Vangelo vediamo il compimento di quanto era stato annunciato da Isaia: Dio dà all’umanità il segno definitivo della Sua presenza e non più segni piccoli e transitori.
A Lui appartiene l’iniziativa di mandare il Figlio, che sarà chiamato Gesù.
Questo è il più grande progetto della storia, che sfugge all’uomo e alla sue pretese, non si piega ai desideri di qualcuno, perché parte da Colui che vuole renderci partecipi del Suo regno eterno.
Maria ne percepisce la grandezza e vede se stessa come inadeguata, piccola, vuole comprendere e dunque chiede e, alla fine, dopo aver avuto maggior chiarezza, si dichiara serva.
Per prepararci al Natale, occorre anche a noi l’umiltà che ci permetta non solo di aderire ai progetti di Dio, ma anche di porre a Lui le giuste domande per poterci rendere adeguati a quei progetti.
Non è sbagliato chiedere a Lui cosa fare, come muoverci davanti a tanta grandezza.
Dentro di noi dobbiamo conservare il desiderio di rimanere piccoli, senza mai voler diventare chissà cosa, riconoscendo tutta la gloria a Dio e non a noi.
Quanto ci costa dire il nostro sì a un disegno che non ci appartiene totalmente? Stiamo allenando la nostra volontà ad allinearsi alla volontà di Dio? Ci dà fastidio, ci crea disappunto, rimanere servi anziché essere padroni della scena?
Dio opera in noi e nella storia ciò che appare impossibile, quando trova accoglienza in un cuore umile.

domenica 19 dicembre 2021

Commento al Vangelo della IV domenica di avvento

Lc 1,39-45
 
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

Durante le ferie di avvento gli evangelisti ci offrono la testimonianza di profeti, di Giovanni il Battista e di Maria di Nazareth: essi sono i servi fedeli e obbedienti al progetto del Dio dell’ “impossibile" e modello per ognuno di noi. Dico Dio dell’ “impossibile" perché, nonostante il Suo progetto passi attraverso generazioni che non sempre hanno obbedito al Suo volere, nulla può rendere impossibile la sua realizzazione. La parola "impossibile" non fa parte del vocabolario divino! È il Dio che rende possibile quanto è impossibile all'uomo. Dopo il passo evangelico dell'annunciazione e la vocazione di Maria, ella è chiamata ad essere non solo la Madre del Figlio di Dio, è anche la "condottiera" del progetto di salvezza, la realizzazione del Dio incarnato. 
È la nuova Arca dell'alleanza che non è portata a spalla, ma porta in sé stessa Dio all'incontro con l'umanità. L'arca fu portata al tempio sulle spalle tra suoni di cembali e canti di gioia. Maria va in silenzio ma in fretta. Non è la fretta umana, non fretta di chi vuole verificare se veramente quanto le è stato detto è vero, ma è sollecitudine come  risposta al progetto di Dio, è mettere in pratica il suo sì. 
Riflettevo sul nome che l'angelo dà a Maria: Piena di Grazia. Lei è la donna trasformata dalla Grazia. 
Ma quale è il segno visibile di una trasformazione, di una conversione vera, anzi oso dire "magnifica" da permettermi di cantare anch'io il mio Magnificat? Il segno è l'umiltà! Elisabetta in questo passo evangelico ci aiuta a comprendere questo segno. A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco che l'impossibile umano diventa possibile quando un cuore è veramente toccato, trasformato dalla grazia. Umanamente "tocca" al "minore fare visita al maggiore" ma quando c'è la trasformazione della grazia non contano le regole né le forme, si và e con sollecitudine. Tutto cade quello che conta è andare, perché il Regno di Dio e la sua realizzazione sono l'unica cosa che conta. Se la grazia che ci viene data dai sacramenti sta trasformando la nostra vita, se le ripetute letture del vangelo, se tutte le meditazioni che ci vengono mandate ogni giorno stanno producendo la vera trasformazione, questo si vede dall'umiltà. Ecco il segno, la Madre che ha "fretta" di farsi serva. Non può e non sa più come non esserlo. Fatta serva di Dio con il suo Sì, non ha altro desiderio di mettere in pratica. Maria non sceglie chi servire, ma è l'angelo a dire che Elisabetta è anziana e in attesa. È mirabile che la Madre del Cristo, anticipi nell'essere servo il Maestro ( l'umiltà del servizio Gesù la mostrerà chiaramente quando indosserà il grembiule e laverà i piedi ai discepoli). 
Fermiamoci a riflettere su come partecipiamo ai sacramenti e come svolgiamo il nostro compito nella società. Il nostro lavoro è "sollecito" per la realizzazione del Regno di Dio? 
Santa domenica a tutti.

sabato 18 dicembre 2021

18 dicembre - commento alla liturgia del giorno

Feria propria del 18 Dicembre

Prima di leggere si consiglia di creare uno spazio di silenzio, senza fretta, perché la Parola possa abitare mente e cuore e ci sia una comprensione ispirata e guidata dal Signore.

O Signore, guida della casa d'Israele,
che hai dato la Legge a Mosè sul monte Sinai:
vieni a liberarci con braccio potente.

Mt 1,18-24
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
«Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio:
a lui sarà dato il nome di Emmanuele»,
che significa «Dio con noi».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

Il Signore guida il Suo popolo, come con Mosè nel deserto, per liberarlo.
Questa liberazione, preparata da secoli, si realizza attraverso il sì di Maria e il sì di Giuseppe.
In modo diverso ognuno di loro fa la sua parte, accogliendo la volontà di Dio e facendo in modo che i propri progetti siano gli stessi che ha pensato il Padre per loro.
Giuseppe è uomo giusto, già il pensiero del ripudio in segreto è contrario a quanto avveniva in quel tempo ed è per salvare Maria dalla lapidazione.
La scelta di obbedire all’angelo, richiede invece ancora più coraggio.
Giuseppe è l’uomo del silenzio, ma è l’uomo del coraggio, perché va contro corrente rispetto alla società del tempo, non solo esponendosi a critiche, ma schierandosi contro i poteri forti, che portano avanti una cultura fatta di apparenza e di morte.
Se pensiamo alla società di oggi, alla facilità con cui vengono scelte la via della violenza, dell’aborto, della mancanza di accoglienza della vita … Giuseppe è colui che può ispirare tanti a cambiare.

E noi, siamo omologati alla cultura di morte oppure siamo capaci di andare contro corrente e di vivere secondo giustizia? Siamo schiavi di una morale fasulla o lasciamo che Dio ci liberi?

venerdì 17 dicembre 2021

17 dicembre- commento alla liturgia del giorno

Feria propria del 17 Dicembre

O Sapienza dell'Altissimo,
che tutto disponi con forza e dolcezza:
vieni ad insegnarci la via della saggezza.

Mt 1,1-17
 
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.

Per meditare bene, si suggerisce di dedicare uno spazio di silenzio, ogni giorno, a una lettura attenta del Vangelo e dell’antifona. Dopo l’ascolto, tentare di capire cosa vuole dire quel brano in generale, poi passare a chiedersi cosa vuole dire a me nello specifico. Infine, cosa posso fare perché quella Parola venga vissuta da me.

La Sapienza di Dio viene nel mondo e guida gli uomini nei secoli, secondo un disegno che ha il particolare in ogni persona, ma che ha anche un aspetto universale per tutta l’umanità, che non appare subito chiaro e che si dispiega nei secoli.
La genealogia di Gesù parte da Abramo, colui che è stato scelto come capostipite del Popolo eletto, per dare inizio a una storia di salvezza, nell’amicizia con Dio, fatta di fiducia e obbedienza a Lui.
Nel dispiegarsi dei secoli, attraverso re, profeti, sacerdoti, gente del popolo e pubblici peccatori, il Signore porta avanti il Suo disegno, affinché il Popolo scelto e amato possa passare dalla schiavitù del peccato alla libertà dei figli di Dio, fino al compimento di tutta la storia, attraverso Maria, in Cristo.
Noi siamo, come coloro che ci hanno preceduto, aspetti particolari di un disegno universale. Il Signore ci ama ed è venuto per salvarci e donarci uno scopo più alto nella vita, rispetto a quello di qualsiasi altro popolo, perché siamo figli non solo della promessa fatta ad Abramo, ma della nuova alleanza.
Inseriti in questa storia così grande, scelti da Dio, cosa possiamo fare per vivere bene e perché anche oggi possiamo essere fedeli al Signore? 
Dobbiamo lasciare che il Signore ci usi, ci plasmi, ci converta, ci salvi. Facendo questo, la storia intera acquisterà una prospettiva nuova, non senza valore e non persa nel pessimismo, ma piena della grazia di Dio e destinata a tornare a Lui.

domenica 12 dicembre 2021

Breve commento alla liturgia della terza domenica di avvento - anno C

III DOMENICA DI AVVENTO – ANNO C – GAUDETE

Lc 3,10-18
 
In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».
Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».
Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

Le folle, i pubblicàni e i soldati, pongono a Giovanni la stessa domanda: “Cosa dobbiamo fare?”.
Giovanni dà risposte semplici alla portata di tutti, non propone compiti difficili ma traccia la via della carità, dell’onestà e dell’equilibrio senza eccessi.
Egli fa emergere da loro stessi le qualità migliori, ciò che è alla portata di tutti nella vita quotidiana, senza alcun aspetto straordinario.
Colui che “è più forte” porterà poi a perfezione le azioni umane, purificandole con il fuoco che cancella le scorie inutili, la pula, per far emergere un’umanità che corrisponda ai disegni di Dio.
Questa umanità dovrà mettere in pratica le regole della domenica della gioia, cioè attuare le indicazioni della seconda lettura: essere lieta, amabile, senza lasciare spazio ai pensieri di angoscia, esperta nella preghiera di lode.
È facile perdersi nei troppi pensieri, soffocando invece la preghiera! Tanti nemmeno sanno cosa significhi lodare e ringraziare, perché hanno dimenticato la parola “grazie” nella vita di tutti i giorni ed hanno sottomesso anche la propria affettività ai criteri dell’utile e del guadagno.
Partiamo allora dalla vita di tutti i giorni, mettendoci tutto noi stessi nel fare al meglio ciò che siamo chiamati a fare, ringraziando il Signore che ce ne dà la forza e acquisendo la leggerezza necessaria a vivere una vita semplice e senza troppe pretese, in sintonia con il Dio della gioia.

sabato 11 dicembre 2021

Messaggio della Madonna di Zaro del 08.12.2021 ricevuto da Simona

Ho visto Mamma, era tutta vestita di bianco, sul capo la corona di dodici stelle e un sottile velo bianco, sulle spalle un ampio manto azzurro che le arrivava fin giù ai piedi che scalzi poggiavano sul mondo. Mamma aveva le mani giunte in preghiera e tra di esse una rosa bianca e la corona del santo rosario, fatta come gocce di ghiaccio. 


Sia lodato Gesù Cristo


Cari figli miei, vi amo e vi ringrazio che siete accorsi a questa mia chiamata. Figli, che il Signore vi ricolmi di ogni grazia e benedizione, come discendono su di voi i petali di questa rosa così discendono le grazie di Dio. Vi amo figli miei, e vengo ancora una volta a chiedervi preghiera, preghiera per la mia amata Chiesa. 

Mentre Mamma diceva così, ho iniziato ad avere una visione. Mentre le immagini si susseguivano, Mamma si è leggermente piegata in avanti e ha portato le mani al volto e ha iniziato a piangere, piangeva lacrime di sangue che dalle sue mani cadevano sul mondo sotto di lei e toccandolo si trasformavano in fiori. Poi Mamma ha ripreso il messaggio con gli occhi ancora bagnati di lacrime ma con un dolce sorriso.


Vi amo figli miei, vi amo di un amore immenso. Figli, lasciate nascere il mio e vostro amato Gesù nei vostri cuori, fasciatelo con le vostre lacrime con i vostri sorrisi, cullatelo con la vostra preghiera, amatelo figli ed accoglietelo, rendetelo parte della vostra vita. Figli miei tanto amati, il mio amato Gesù è venuto al mondo per voi, per voi ha compiuto meraviglie, sempre per voi è morto e risorgendo ha distrutto la morte, tutto ciò per voi figli miei, perché voi foste liberi, liberi dai legami del male.

Vi amo figli miei, ascoltatemi quando vi dico di amare Gesù, amatelo con tutto il vostro cuore, con tutte le vostre forze, amatelo ora non aspettate, amatelo. 


Poi Mamma ci ha coperto tutti con il suo manto e poi ha ripreso.


Vi amo figli miei.

Adesso vi do la mia santa benedizione.

Grazie per essere accorsi a me.

giovedì 9 dicembre 2021

Messaggio della Madonna di Zaro del 08.12.2021 ricevuto da Angela

Ho visto una grande luce, poi ho sentito le campane che suonavano a festa. In questa luce è arrivata Mamma, era circondata da angeli piccoli e grandi che cantavano una dolce melodia.
Mamma era tutta vestita di bianco, era avvolta in un grande manto azzurrino. Sul capo un leggero velo sottile come trasparente, che le arrivava sulle spalle. Sul capo una corona di dodici stelle. In vita una cintura azzurra. I piedi erano scalzi e poggiavano sul mondo. Sul mondo c'era il serpente che Lei teneva fermo con il suo piede destro.
Mamma aveva le braccia aperte in segno di accoglienza. Nella mano destra una lunga corona del santo rosario, bianca come di luce.

Sia lodato Gesù Cristo 

Cari figli, sono l’Immacolata Concezione, sono la vostra mamma e vengo a voi per indicarvi la via da seguire. Non abbiate paura di essere testimoni della verità. So bene che state vivendo momenti difficili, ma voi non temete, non siete soli.
Figli miei, questa sera vi invito ad alzare lo sguardo verso di me, io sono la vostra mamma, tendetemi le vostre mani, sono qui in mezzo a voi.
Figli, sono qui per ascoltarvi, vi guardo con tenerezza e vi invito tutti a consacrarvi al mio Cuore Immacolato.
Figli miei, preparatevi bene al Santo Natale, spalancate le porte dei vostri cuori e lasciate entrare Gesù. Mio Figlio è vivo e vero nel Santissimo Sacramento dell'Altare.
Figli, ogni volta che vi nutrite del corpo di Gesù, fatelo in maniera degna, accostatevi alla santa Eucarestia in stato di grazia, confessatevi frequentemente.
Figli amatissimi, anche questa sera e in questo giorno a me tanto caro, vi chiedo di pregare per la mia amata Chiesa.
La Chiesa, dovrà sopportare ore di agonia e di passione, momenti di sconforto e di smarrimento. In seguito ci sarà la grande purificazione, con molte prove, ma poi tutto risplenderà più di prima. Non temete, le tenebre non prevarranno, il bene trionferà, il mio Cuore Immacolato trionferà.
Figli miei, siate docili, lasciatevi condurre da me, pregate molto per la conversione dei peccatori, pregate affinchè tutti, anche i più lontani possano ritornare a Dio. Dio vi attende come un padre attende un figlio perduto, a braccia aperte, non indugiate, vi prego convertitevi!

Poi ho pregato insieme alla mamma. Lei ha steso le sue braccia e dalle sue mani sono usciti raggi di luce. Mentre mamma aveva le braccia tese, ho sentito di nuovo il suono di una  campana che suonava a festa, e Lei con un bel sorriso ha benedetto.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

lunedì 29 novembre 2021

Messaggio della Madonna di Zaro del 26.11.2021 ricevuto da Angela

Questo pomeriggio la mamma si è presentata tutta vestita di bianco. Anche  il manto che la avvolgeva era bianco e le copriva anche il capo. Sul capo una corona di dodici stelle. Mamma aveva le mani giunte in preghiera, tra le mani una lunga corona del santo rosario, bianca come di luce.
Mamma aveva i piedi scalzi che poggiavano sul mondo. Sul mondo c'era il serpente che scuoteva forte la  coda, ma mamma lo teneva fermo con il suo piede destro.
Alla destra di mamma c'era San Michele Arcangelo, come un grande condottiero.

Sia lodato Gesù Cristo 

Cari figli, grazie che anche quest'oggi siete qui ad accogliermi nel mio bosco benedetto.
Figli amatissimi, vi amo, vi amo immensamente.
Figli miei, anche quest'oggi sono qui per donarvi un messaggio di pace e di amore, sono qui perchè voglio aiutarvi, sono qui per l'immensa misericordia di Dio, che mi permette di essere presente qui in questo luogo benedetto.
Figli amatissimi, anche quest'oggi vi chiedo preghiera per la mia amata Chiesa. Pregate figli, pregate affinchè non si perda il vero magistero della Chiesa.
Figli amatissimi, pregate molto per i miei figli prescelti e prediletti, essi sono molto tentati e tante volte mi fanno tanto soffrire.
Figli miei, ancora una volta vi chiedo di essere figli della luce, non fatevi confondere dalle false bellezze che vi vengono proposte, il male sempre più vuole confondersi con il bene. Vi prego figli, ascoltatemi! Usate di più il santo rosario.

Mamma ha mostrato la corona del santo rosario che aveva tra le mani.

È un’arma molto potente contro il male, vi prego figli, ascoltatemi.
Figli miei, non è importante ciò che dite, non deve parlare la vostra bocca, vi chiedo di essere uomini e donne del silenzio, ciò che deve parlare è la vostra vita.

Poi ho pregato insieme alla mamma e infine ha benedetto tutti.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. 

Messaggio della Madonna di Zaro del 26.11.2021 ricevuto da Simona

Ho visto Mamma, era tutta vestita di bianco, sul capo la corona di dodici stelle e un lungo manto azzurro che le copriva anche le spalle e le arrivava fin giù ai piedi che scalzi poggiavano sul mondo. Mamma aveva le braccia aperte in segno di accoglienza e sul petto un cuore di carne palpitante.

                                                               Sia lodato Gesù Cristo

 

Cari figli miei, vi ringrazio che siete accorsi nel mio bosco benedetto, luogo di grandi grazie. Figli miei tanto amati, aprite il vostro cuore a Cristo, lasciatelo entrare a far parte della vostra vita, spalancate le porte a Cristo accoglietelo nella vostra vita, amatelo, adoratelo, servitelo con il vostro amore e la vostra vita. Figli miei tanto amati, questo è tempo di attesa, tempo di grazia, di pentimento e penitenza, ritornate a Dio, accoglietelo nelle vostre vite.

Figli, vi amo e vi chiedo di amare Cristo.

Adesso vi do la mia santa benedizione.

Grazie per essere accorsi a me.

venerdì 12 novembre 2021

Messaggio della Madonna di Zaro del 08.11.2021 ricevuto da Simona

Ho visto Mamma, era vestita di bianco, sul capo la corona di dodici stelle, il manto azzurro le copriva anche il capo ed era fermato al collo da una spilla. Mamma aveva le braccia aperte in segno di accoglienza e sul petto aveva un cuore di carne palpitante coronato di spine. Mamma aveva i piedi scalzi che poggiavano sul mondo, intorno al quale c’era l’antico nemico sotto forma di serpente che si dibatteva, ma Mamma lo teneva fermo schiacciandogli la testa con il suo piede destro.


Sia lodato Gesù Cristo


Cari figli miei, vi amo e vi ringrazio che avete risposto a questa mia chiamata. 

Figli miei, è da tempo che giungo in mezzo a voi ma voi non sempre mi ascoltate, continuate a rivolgervi a maghi e cartomanti, continuate a correre dietro le falsità e gli idoli di questo mondo. Figli, quando capirete che solo Dio guarisce anima e corpo, solo Lui dona pace, dona amore.

Figli miei, ditemi il vostro sì, ditelo ora, figli non indulgiate oltre, non perdete tempo, non è più tempo di aspettare, non c’è più tempo per avere dubbi. Pregate figli pregate, tempi duri vi attendono, pregate per essere forti nel momento in cui arriverà la tempesta. Affidatevi al Signore, confidate in Lui, rivolgetevi a Lui, donategli tutta la vostra vita, donategli il buono e il male, il bello e il brutto, la gioia e il dolore, donategli tutto voi stessi, donategli il vostro cuore, il vostro amore ed Egli vi donerà mille volte di più. Invocatelo e pregatelo, amatelo figli, amatelo, affidatevi a Lui.

Adesso vi do la mia santa benedizione.

Grazie per essere accorsi a me.

mercoledì 10 novembre 2021

Messaggio della Madonna di Zaro del 08.11.2021 ricevuto da Angela

Questa sera la mamma si è presentata come Regina e Madre di Tutti i Popoli.
Aveva un vestito rosaceo ed era avvolta in un grande manto verde azzurrino. Sul capo una corona di dodici stelle. Mamma aveva le mani giunte in preghiera, tra le mani una lunga corona del santo rosario, bianca come di luce che le arrivava quasi fin giù ai piedi. I piedi erano scalzi e poggiavano sul mondo.
Sul mondo c'era il serpente che mamma teneva fermo con il suo piede destro. Il serpente scuoteva forte la coda e si agitava. Mamma aveva un volto molto triste.

Sia lodato Gesù Cristo 

Cari figli, grazie per essere qui nel mio bosco benedetto per accogliermi e per rispondere a questa mia chiamata.
Figli amatissimi, vi amo, vi amo immensamente e se sono ancora qui è per l'immenso amore che il Padre ha per ciascuno di voi.
Figli miei, tempi duri vi attendono, tempi di dolore e di tribolazioni.
Figli, anche questa sera vi chiedo preghiera per la mia amata Chiesa, sempre più sotto l'assedio dell'antico nemico, che vuole distruggerla.
Figli, non temete, le forze del male non prevarranno, rimanete uniti e pregate.
Figli, è da tempo che sono qui in mezzo a voi e ogni volta vi chiedo preghiera, vi chiedo di ascoltarmi, fate della vostra vita una continua preghiera. Imparate a ringraziare Dio per tutto quello che vi dona, pregatelo. Non riducete la vostra preghiera solo a richieste, ma imparate a ringraziare.

Poi la mamma mi ha detto: "Figlia guarda".
La mamma mi ha mostrato la chiesa di San Pietro a Roma. Le porte della chiesa erano chiuse e un gran tumulto di gente stava all'esterno. Parlavano lingue diverse e litigavano tra loro.

Figlia mia, pregate molto per la mia amata Chiesa, pregate affinchè non si perda il vero magistero della Chiesa. Pregate figli!

Ad un certo punto c'è stato come un grande boato e poi un  terremoto. Mamma ha allargato il suo manto, è diventato enorme, ha coperto l'intera chiesa ed è tornato il sereno.
Poi ha steso le sue braccia sui pellegrini e ha pregato su di loro.
Ha benedetto tutti. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

giovedì 28 ottobre 2021

Messaggio della Madonna di Zaro del 26.10.2021 ricevuto da Angela

Questo pomeriggio la mamma si è presentata tutta vestita di bianco, anche il manto che la avvolgeva era bianco, sottile e le copriva anche il capo. Sul capo una corona di dodici stelle. Le mani erano giunte in preghiera e tra le mani una lunga corona del santo rosario bianca come di luce che le arrivava quasi fin giù ai piedi. I piedi erano scalzi e poggiavano sul mondo. Sul mondo si intravedevano scene di guerre e di violenza, la mamma ha fatto scivolare leggermente il suo manto e ha coperto il mondo.

Sia lodato Gesù Cristo 

Cari figli, grazie che anche quest'oggi siete qui nel mio bosco benedetto per accogliermi e per rispondere a questa mia chiamata.
Figli, anche quest'oggi vi invito a pregare per la pace, pace nelle vostre case, pace nelle vostre famiglie, pace in tutto il mondo.
Figli amatissimi, vi amo, vi amo immensamente e il mio desiderio più grande è quello di volervi salvare tutti.
Figli, se sono ancora qui in mezzo a voi è per l'immensa misericordia di Dio che vi ama e vuole che tutti vi convertite.

Poi la mamma mi ha detto : "Guarda figlia". In una luce immensa è apparso Gesù sulla croce, aveva i segni della flagellazione e il suo corpo era completamente piagato e  ricoperto di sangue.
La mamma mi ha detto: " Figlia, in silenzio adoriamo ". 
Mamma si è messa in ginocchio ai piedi della croce, guardava suo figlio Gesù in silenzio. Poi ha ripreso a parlare.

Figlia, guarda le sue mani e i suoi piedi, guarda il suo costato, guarda il suo capo coronato di spine. (Ha fatto di nuovo silenzio, poi ha ripreso) Guarda figlia, guarda il suo volto.

Ho iniziato a pregare insieme alla mamma. Gesù ci guardava in silenzio, poi la mamma ha ripreso a parlare.

Figli, mio Figlio è morto per ciascuno di voi, è morto per la vostra salvezza, è morto per tutti perchè Lui è Amore.
Figlia mia, in questo momento così difficile, bisogna pregare molto per la Chiesa, pregate affinchè non si perda il vero magistero della Chiesa. Pregate, offrite digiuni e preghiera.

Poi la mamma ha benedetto tutti. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.