lunedì 10 ottobre 2022

Lunedì della XXVIII settimana del tempo ordinario

Lc 11,29-32
 
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Ci sono segni da cercare ed altri da non cercare, perché distolgono la nostra attenzione dal centro di tutta la nostra fede, cioè Cristo. Impegnarsi per tutto ciò che è spettacolare, che si fa notare, che ha dello straordinario, non è tipico della fede cristiana. Centrale per noi è la Passione, morte e risurrezione del Signore, il vero segno da contemplare, sul quale meditare, al quale bisogna partecipare, cercando la vera sapienza e facendo frutti di conversione.