martedì 27 febbraio 2024

Messaggio del 26.02.2024 da Angela

Questo pomeriggio la Mamma si è presentata come regina e madre di Tutti i Popoli. La Vergine Maria aveva un vestito rosaceo ed era avvolta in un grande manto verde-azzurrino. Aveva le mani giunte in preghiera, tra le mani una lunga corona del santo rosario, bianca come di luce che le arrivava quasi fin giù ai piedi. I piedi erano scalzi e poggiavano sul mondo. Il mondo girava e su di esso si intravedevano scene di guerre e di violenze. La Vergine Maria, con un leggero movimento, ha fatto scivolare una parte del manto e ha coperto una parte del mondo. Mamma aveva un volto molto triste e una lacrima rigava il suo volto. 

Sia lodato Gesù Cristo 

Cari figli, sono qui perché vi amo, sono qui per l'immensa misericordia del Padre.
Figli, il mio cuore è trafitto nel vedervi così chiusi e insensibili ai miei continui richiami.
Figli, io vi sono accanto sempre e prego per ciascuno di voi e per voi.
Figli miei, questo è un tempo di grazia, questi sono i giorni favorevoli per la vostra conversione. Vi prego figli, ritornate a Dio, non siate tiepidi, ma dite il vostro sì. È da tempo che sono qui in mezzo a voi, ma voi continuate ad essere tiepidi ed indifferenti. Vi prego figli, trasformate i vostri cuori di pietra in cuori di carne palpitanti d'amore per Gesù.
Figli, anche quest'oggi vi chiedo preghiera, preghiera fatta con il cuore e non con le labbra. Pregate figli miei! 

Mentre Mamma diceva “pregate figli miei”, alla destra della Vergine Maria, ho visto Gesù, era sulla croce. Il suo corpo era piagato, aveva i segni della passione e della flagellazione.
Mamma si è messa in ginocchio davanti alla croce (di fronte). Guardava Gesù senza parlare, i loro sguardi parlavano, i loro occhi si incrociavano. Poi Mamma mi ha detto: "Figlia, insieme adoriamo in silenzio e per ogni piaga del suo corpo metti un intenzione di preghiera". 
Ho pregato in silenzio come la Vergine mi ha chiesto.
Infine ha benedetto tutti. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.