Carissimi,
è da giorni che leggo di una polemica sui messaggi e sulle visioni ricevuti da Angela e Simona lo scorso 8 ottobre 2013, nel XIX° anniversario delle apparizioni nel bosco di Zaro.
Sembra che sia una novità assoluta ricevere visioni come quelle o messaggi che dicono di pregare perché delle cose tristi e dolorose non accadano.
E' da anni ormai che purtroppo la Mamma celeste richiama alla preghiera e non viene ascoltata. Anche dopo il crollo delle torri gemelle, annunciato nel 1995 ed accaduto nel 2001 (vedi il sito http://www.madonnadizaro.it/index.php?option=com_content&view=article&id=97&Itemid=119), si sente in giro un vago pietismo che poco ha a che fare con la fede cattolica. C'è dispiacere, ci sono lacrime, anniversari che si susseguono e vengono puntualmente celebrati ogni 11 settembre, ma nulla è cambiato nella coscienza umana. Dov'è la preghiera? Si è forse rafforzata o è diventata più costante?
Dov'è il nostro cambiamento di vita, tanto chiesto dalla Mamma celeste nelle tante apparizioni anche a Fatima e a Lourdes?
Abbiamo il potere di cambiare il mondo in cui viviamo, cominciando da noi stessi, con una vita aderente al Vangelo e scandita dalla preghiera, eppure cerchiamo altrove le soluzioni. Poi...la Madonna non può dire certe cose? Le nostre critiche o la nostra incredulità sono frutto di ragionamenti, di preghiera o piuttosto di un ostinato orgoglio che dice no a ogni forma di cambiamento? Mi sembra di leggere in giro più una incomprensibile paura che un fiducioso affidamento a Dio.
Purtroppo l'uomo, abituato a gestire in modo indipendente dal Padre Misericordioso la propria vita, si vede ora costretto a ricorrere a Lui. E' questa la scomodità dell'annuncio profetico di ogni tempo.
Ho letto, in questi giorni, di ragionamenti assurdi fondati su paragoni con altre apparizioni non approvate dalla Chiesa anziché di paragoni, ben più plausibili, con apparizioni che hanno già ricevuto da tempo approvazione.
Nel documento "Il messaggio di Fatima" della Congregazione per la Dottrina della Fede leggiamo: "La prima e la seconda parte del « segreto » riguardano anzitutto la spaventosa visione dell'inferno, la devozione al Cuore Immacolato di Maria, la seconda guerra mondiale, e poi la previsione dei danni immani che la Russia, nella sua defezione dalla fede cristiana e nell'adesione al totalitarismo comunista, avrebbe recato all'umanità." Papa Giovanni Paolo II, leggendo il testo di quel segreto, non si disperò ma volle consacrare il mondo al Cuore Immacolato di Maria attraverso l'Atto di affidamento.
Anche Papa Francesco ha ritenuto di dover consacrare il mondo a Maria.
Come possiamo ancora essere sordi e ciechi e nasconderci dietro sterili ragionamenti?
Impieghiamo piuttosto il nostro tempo a pregare ed a cambiare vita, con la piena umiltà del cuore.