In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.
Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
In questo tempo di quaresima, più che in altri periodi dell’anno, ci viene chiesto di esercitarci nella misericordia verso i fratelli, come risposta alla misericordia che Dio ha verso di noi.
C’è una generosità spirituale, così come ce n’è una materiale. Questo brano del Vangelo ce le ricorda entrambe, perché l'una senza l’altra non può essere autentica.
Chi perdona è generoso nel dono di amore gratuito, imitando così la perfezione del Padre. Chi dona, invece, riconosce la provvidenza del Padre verso di sé e comprende che non può essere indifferente alla sorte dei fratelli, perché Dio con lui non è indifferente ma benevolo.
Cosa sto vivendo in questo periodo della mia vita: chiusura del cuore o amore che si dona? Impegniamoci ad essere misericordiosi e generosi.