mercoledì 2 luglio 2025

MERCOLEDÌ DELLA XIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

Mt 8,28-34

In quel tempo, giunto Gesù all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?».

A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci al pascolo; e i demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque.

I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio.

“Ci sono alcuni preti che quando leggono questo brano del Vangelo, questo e altri, dicono: ‘Ma, Gesù ha guarito una persona da una malattia psichica’. Non leggono questo qui, no? E’ vero che in quel tempo si poteva confondere un’epilessia con la possessione del demonio; ma è anche vero che c’era il demonio! E noi non abbiamo diritto di fare tanto semplice la cosa, come per dire: ‘Tutti questi non erano indemoniati; erano malati psichici’. No! La presenza del demonio è nella prima pagina della Bibbia e la Bibbia finisce anche con la presenza del demonio, con la vittoria di Dio sul demonio”. (Papa Francesco - Omelia Santa Marta, 11 ottobre 2013)

martedì 1 luglio 2025

MARTEDÌ DELLA XIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

Mt 8,23-27

In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.

Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.

Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?».

«Quando viene sul mare un grande sconvolgimento, la barca era coperta dalle onde, “Salvaci Signore! siamo perduti”, dicono loro. La paura, anche quella, è una tentazione del demonio. Avere paura di andare avanti sulla strada del Signore». Guardare il Signore, contemplare il Signore, e questo ci dà questo stupore tanto bello di un nuovo incontro col Signore. “Signore io ho questa tentazione, voglio rimanere in questa situazione di peccato. Signore io ho la curiosità di conoscere come sono queste cose. Signore io ho paura...”, ma poi loro hanno guardato il Signore: “Salvaci Signore siamo perduti”. Ed è venuto lo stupore del nuovo incontro con Gesù. Non siamo ingenui, né cristiani tiepidi: siamo valorosi, coraggiosi. Sì, noi siamo deboli, ma dobbiamo essere coraggiosi nella nostra debolezza. E il nostro coraggio, tante volte, deve esprimersi in una fuga. Non guardare indietro, per non cadere nella cattiva nostalgia, ma non avere paura e sempre guardare al Signore. (Papa Francesco - Omelia Santa Marta, 2 luglio 2013)